Chrisinom wrote: ↑Sun Nov 20, 2022 4:14 pm
Sembra un caso piuttosto complesso. Non sono parlante nativo ma ho trovato una pagina web che spiega l'uso del doppio condizionale: https://www.achyra.org/cruscate/viewtopic.php?t=6338. L'esempio interessante sono le frasi 4 (doppio condizional) e 5 (condizionale - congiuntivo:
"(4) Mi avrebbe chiamato quando avrebbe avuto bisogno di me
(5) Mi avrebbe chiamato quando avesse avuto bisogno di me.
Nella frase (4) «quando avrebbe avuto» stabilisce che, prima o poi, il bisogno si farà sentire (o cosí si presuppone); nella (5), invece, «quando avesse avuto» lascia il sopraggiungere di quel bisogno nel regno delle ipotesi (che magari non si realizzeranno mai)."
Nemmeno io sono madrelingua italiano
Questo può sembrare un caso piuttosto complesso, ma mi sembra che sia dovuto alla mancanza di spiegazioni corrette.
Consideri la seguente risposta dell'Accademia della Crusca.
Spiega che:
"(Non) appena" ha essenzialmente valore temporale, un valore che serve a sottolineare il succedersi ravvicinato di due azioni (quella della frase temporale e quella della reggente) e che può essere esclusivo e corrispondere quindi a:
• subito dopo che
• quasi nello stesso momento in cui
ma che può anche essere impiegato per esprimere un’eventualità, un’ipotesi con significato analogo a:
• quando
• tutte le volte che
• se
Nel primo caso, quindi in frasi temporali che esprimono azioni ed eventi reali e non eventuali, "(non) appena" prevede il verbo all’indicativo:
– non appena arrivi, chiama
– appena potrò, verrò a trovarti
– appena ebbi finito gli esami, andai in vacanza
Un’altra possibilità per questo tipo di frasi è l’uso del participio passato:
– appena entrati, presero posto in prima fila
con ellissi del verbo ausiliare, un’ellissi che può arrivare a interessare l’intera forma verbale quando il verbo sia "essere" o in contesti in cui il verbo non espresso sia facilmente ricostruibile dal senso della frase:
– appena (furono) dentro, si sentirono al sicuro
– appena (fu/si fece) giorno, partì
Nel secondo caso, quando cioè "(non) appena (che)" introduca frasi che veicolano un’eventualità con priorità semantica rispetto all’indicazione temporale, sarà necessario far seguire la congiunzione da un verbo al congiuntivo, mentre la frase reggente avrà il verbo al condizionale per indicare la posteriorità dell’azione della reggente rispetto a quella della frase temporale, secondo la normale costruzione del periodo ipotetico dell’eventualità:
– (non) appena l’avesse visto, avrebbe capito
Dopo aver spiegato l'utilizzo corretto di entrambi i casi, la risposta va quindi a spiegare che:
Tutti gli esempi proposti mostrano che la congiunzione "(non) appena", come sopra accennato, instaura una relazione che dovrebbe indicare anteriorità della frase temporale rispetto al tempo della reggente. Spesso, però, nel parlato medio i due tempi vengono livellati; così,
• invece di: (non) appena sarà uscito lo incontrerà ⇒ futuro anteriore → futuro semplice (✔)
• si può avere: (non) appena uscirà lo incontrerà ⇒ futuro semplice → futuro semplice (✘)
• o: appena ebbe capito la situazione, cambiò discorso ⇒ trapassato remoto → passato remoto (✔)
• può diventare: appena capì la situazione, cambiò discorso ⇒ passato remoto → passato remoto (✘)
Questa la situazione dell’italiano standard, ma è vero che, a livelli di lingua meno controllati, ci si può imbattere in periodi come quelli segnalati da alcuni lettori, che presentano, dopo "non appena", il condizionale passato invece del congiuntivo trapassato, come:
– mi aveva detto che sarebbe venuto non appena sarebbe arrivato (✘)
– mi aveva detto che sarebbe venuto non appena arrivasse (✔)
– sapevo che non appena l'avrei visto avrei provato questa sensazione (✘)
– sapevo che non appena lo vedessi avrei provato questa sensazione (✔)
In casi del genere la presenza del condizionale dopo "non appena", che non risulta conforme allo standard attuale (anche se non è priva di attestazioni, più o meno recenti), si può probabilmente spiegare come "attrazione" del modo della sovraordinata, dove a sua volta il condizionale ha valore di futuro del passato, dipendendo da una principale con il verbo al passato. Forse anche l'uso dello stesso tempo verbale dell'indicativo in periodi non ipotetici —del tipo visto sopra, "appena uscirà lo incontrerà" invece di "appena sarà uscito lo incontrerà"— può aver favorito la scelta del condizionale.
In sostanza, per denotare un ipotetico, è importante distinguere tra linguaggio comune quotidiano e strutture grammaticalmente corrette.
- condizionale/condizionale (✗)
- condizionale/congiuntivo (✓)
Per quanto riguarda gli esempi del forum achyra.org, il primo è quindi errato.
(4) mi avrebbe chiamato quando avrebbe avuto bisogno di me (✘)
(5) mi avrebbe chiamato quando avesse avuto bisogno di me (✔)
L'ironia della "spiegazione" data riguardo al quarto esempio è che, anche quando l'autore cerca di forzare l'evento "avendo bisogno di me" a diventare certo in un dato momento futuro ("prima o poi, il bisogno si farà sentire"), alla fine, inavvertitamente, riconosce che si tratta di un'ipotesi ("o cosí si presuppone")
Dal mio punto di vista, spiegazioni come queste sono mere contorsioni linguistiche. Sarebbe più semplice riconoscere semplicemente che un certo modo di parlare non è standard, ma che le persone lo usano, piuttosto che cercare di farlo sembrare una grammatica valida.
Pertanto, rimango fedele alla mia posizione originale —anche a rischio di essere confuso per non aver compreso qualche particolare sottigliezza di questo argomento